Pensieri
sparsi,
brevi
sospiri fatti di questa misura.
Cartoline da
lettere
in sosta
indefinita
mentre il
tempo, furtivo,
procede nel
suo ciclo.
Ti ringrazio
sonno,
una cravatta
rossa
per una
briciola di pane.
Un sorriso
di granito,
come un
gioiello,
per un
ricordo d’ametista;
son curioso,
guardando tuo
il viso,
se c’è disprezzo
o estasi,
in un
cimelio di pietra.
Futili venti
di questa portata,
una bussola,
una carta;
ma Pensiero,
ahi me, è
impossibile
suggellarti in questo mare.
suggellarti in questo mare.
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