Funamboli che indugiano sui fili dei tram
inghiottiti dalla nebbia poco prima dell'aurora,
restituiti dalla notte pazza e muliebre
puntellata di stelle e da facili incontri.
Speranze stipate in fondi di bottiglia,
incroci di sguardi senza attenzione.
Il danzatore folle che si muove nell'oscurità,
che vomita parole ubriache ai passanti senza nome.
Ignorato, vacilla nel buio, tentenna malfermo
tra le sue convinzioni alcoliche
avvinazzate dal buon senso.
Gira l'angolo, e sparisce al sorgere del sole.
- Amedeo 'Vincent' Di Luna -
la.chance
mercoledì 19 settembre 2012
Mr.Black
Mr.Black è un tipo serio
un uomo di mezza età.
Vive al primo piano
di una casa in periferia
tra le luci bianche dei lampioni
e un'umanità buia e strisciante.
E' un tipo allampanato,
porta occhiali tondi e scuri
ha un viso aguzzo, la pelle grigia
e indossa sempre lo stesso impermeabile.
Mr.Black si nasconde tra la folla
Mr.Black si nasconde tra la folla
non crede nell'aldilà,
mangia cibi surgelati
e beve Jack Daniels, gin tonic e rum.
Sorride poco e parla ancora meno
vive con un gatto nero che non si vede mai
non ha la televisione
e quando si sente solo
si ferma alla finestra
a guardare il mondo che scorre sotto di lui
e a pensare a una donna che non lo ha amato mai.
- Amedeo 'Vincent' Di Luna -
giovedì 21 giugno 2012
La Chimera
21 settembre
venerdì 8 giugno 2012
La sintassi della paranoia
"A questo punto, si potrebbe pensare che una proposizione formata di tre parole, quali "Io lo amo", possa essere contraddetta in tre modi diversi. Le idee deliranti di gelosia contraddicono il soggetto, quelle di persecuzione contraddicono il verbo e l'erotomania contraddice l'oggetto. Ma in realtà è possibile un quarto genere di contraddizione, quello cioè che respinge tutto il complesso della proposizione: "Io non amo affatto, non amo nessuno". Siccome però, la libido deve pur rivolgersi a qualche cosa, questa affermazione sembra essere l'equivalente psicologico della preposizione: "Amo solo me stesso". Questo genere di contraddizione darebbe luogo alla megalomania, considerabile come un'ipervalutazione sessuale dell'Io che può in tal modo estromettere quell'ipervalutazione dell'oggetto d'amore che già ci è nota. [...] Coloro che non si sono completamente svincolati dallo stadio del narcisismo, vale a dire hanno su questo punta una fissazione, che può diventare una predisposizione per una successiva malattia, sono esposti al pericolo che un empito di libido particolarmente intenso, non riuscendo a trovare altro sfogo, conduca alla sessualizzazione delle pulsioni sociali, con la conseguente perdita della sublimazione, realizzata nel corso dell'evoluzione. Le nostre analisi ci rivelano che i paranoidi lottano per difendersi da tale sessualizzazione delle loro cariche psichiche istintuali sociali, per cui siamo indotti a supporre che il punto di minore resistenza del loro sviluppo debba trovarsi negli stadi dell'autoerotismo, del narcisismo e dell'omosessualità, stadi nei quali si dovrà trovare anche la predisposizione alla malattia, predisposizione che, forse, potrebbe essere definita con maggiore esattezza. Analoga disposizione dovrebbe essere riconsociuta anche nei pazienti affetti da dementia precox o schizofrenia." [Il caso di Schreber. Osserazioni psicoanalitiche sul resoconto autobiografico di un caso di paranoia, Freud, 1911]
martedì 5 giugno 2012
Pensieri sparsi V
Pensieri
sparsi,
un nastro
adesivo
matite
colorate…
Oggi, un
violinista in metrò!
Il tempo è
cosa strana:
le stagioni
si dileguano
e le
giornate s’allungano.
È il nulla,
l’infinito,
un libro di
saperi;
l’empia
solitudine,
una farfalla
nella notte.
Son occhi nel
deserto
quelli che
lo sguardo
spingono
sino al miraggio;
un’angoscia divina,
un nastro
d’argento,
la dama accusata
per un vessillo
regale
sul seno.
Ma dite al pettirosso
quello con
la cravatta
color
vermiglio,
quello con
l’emblema boReale
che gli
incornicia il collo,
-di non temere-,
-di non temere-,
poiché la
speranza
è una livrea
del tempo.
Francis
mercoledì 30 maggio 2012
Stilla di libertà
La pelle
assapora una
stilla di libertà.
Il Sottile
bisbiglio
della
negromante,
è un
focolare che divampa;
è polvere di
cristallo,
fuochi
vermigli;
è zolfo d’orato,
un fiume di
coltelli.
Ma di Massa
purpurea,
trabocca la ferita,
è un popolo di demoni
una stirpe, onestamente tagliata,
su quella sozza libertà.
è un popolo di demoni
una stirpe, onestamente tagliata,
su quella sozza libertà.
Francis
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